Aspettiamo
mezzanotte in una palestra. Ragazzi, aspettavamo l’ora della messa
di mezzanotte la sera di Natale. Poco prima dell’ora, ci dirigiamo
verso la strada dove è il partito. Alle finestre, uomini, donne,
bambini in camicia da notte e cappelli da notte di una volta, con
candele. Essi desiderano «buonanotte» ai corridori. Mezzanotte. La
partenza è data.
Ho
corso due volte la Sainteleyon, nel 1993 e nel 1994. È davvero
qualcosa far parte del «serpente luminoso»! Tanti aneddoti! La
prima volta, una giovane donna, di fronte a me, è caduta in
un’enorme pozzanghera di fango. Sparì! Quando si è rialzata, il
fango era su tutto il corpo, dalla cima della testa, come i clown nei
circhi! La distanza è indicata ogni cinque chilometri, ma di notte è
difficile essere sicuri della distanza percorsa dall’ultimo miglio!
Non perdere la strada richiede un’attenzione di ogni momento: ho
attraversato una fila di una ventina di corridori che mi hanno
chiesto se ero sicuro di essere nella direzione giusta. Immaginate il
dubbio che attraversa la mente! Ero nella direzione giusta. La
seconda volta ho corso con una cugina. Verso la fine della notte, su
una strada discendente, ho dovuto svegliarla per impedirle di saltare
la curva e ritrovarsi nel filo spinato! I corridori sono così
numerosi che, anche se non si è nei primi quando ci si gira in
alcuni luoghi, si scorgono «serpenti luminosi» che disegnano le
lampade frontali dei corridori e camminatori dietro.
Credo di aver messo tra le sette e mezza e le otto ore per i 65 chilometri, ma che importa! Dieci anni prima non avrei mai pensato che fosse possibile correre da Saint-Etienne a Lione. E ancora meno di me ne sarei stato capace!
La SainteLyon è un «running raid notturno» tra le città di Saint-Etienne e di Lione. È una corsa a piedi molto popolare, individuale o a squadre di 2, 3 o 4 persone. È anche possibile farlo in escursione. Si effettua in parte su asfalto e su sentieri pedonali. Questa gara si svolge ogni anno il primo fine settimana di dicembre.